Eravamo nello studio di Giovanna quando ci siamo chiesti come poter esaltare l’estrema qualità d’immagine di Fujifilm GFX 50R. Il nostro desiderio era uno solo: sperimentare per realizzare qualcosa di nuovo e creativo, all’altezza delle potenzialità della macchina fotografica tra le nostre mani.
Dopo svariate tazze di caffè, l’ispirazione è arrivata e in pochi minuti abbiamo scritto il nostro progetto. L’idea era fare dei ritratti a due persone che avremmo scelto l’uno per l’altro, però senza rivelare l’identità dei soggetti fino al giorno dello shooting.
È nato così Ritratti al buio.
Ci siamo trovati all’interno della stessa stanza, con pochi oggetti di scena a disposizione 2 sessioni da 30 minuti a testa per fotografare una persona che fino a quel momento non avevamo mai conosciuto. Un lavoro puramente istintivo, per nutrire il nostro lato creativo e arricchirci assistendo alle reciproche sessioni di scatto.
GFX 50R è semplicemente la macchina perfetta per realizzare un ritratto in studio. Abbiamo avuto modo di utilizzare il GF63mmf2.8 R WR e il GF110mmf2 R LM WR. È difficile descrivere la bellezza di scattare con lenti del genere. È un’esperienza che va provata e vissuta intensamente. In particolare lo sfocato così morbido che ti permette di utilizzare il GF 110mm alla massima apertura, è quanto di più si possa chiedere per un ritratto.
Per Giovanna ho scelto una mia carissima amica: Lucia. Una coreografa con una padronanza del corpo eccezionale, un viso dai lineamenti delicati e lunghi capelli ramati. Dettagli che sapevo avrebbero acceso la passione di Giovanna per l’arte rinascimentale e tutto ciò che ha un fascino d’altri tempi.
Infatti ci hanno messo davvero poco a stabilire una connessione. Sono bastati pochi spunti per valorizzare la figura armoniosa di Lucia, che Giovanna ha lasciato muoversi liberamente per coglierne tutta la grazia e la bellezza.
Giovanna ha scelto per me Federica, una donna intrigante, molto diretta e carismatica, con un viso dall’espressione intensa che parla di mille storie da raccontare. Quando l’ho vista sulla soglia della porta però, ho dovuto ribaltare tutte le idee che mi ero fatto fino a quel momento, semplicemente perché Federica la conoscevo già, all’insaputa di Giovanna.
Perciò, invece di ritrarre una perfetta sconosciuta senza indagarne i sentimenti, ho cambiato subito il mio approccio per rendere giustizia al nostro legame nella vita reale. Ho spento la parte razionale del mio cervello e ho scattato di pancia, focalizzando quante più emozioni possibili mi legano a Federica, e lasciandole uscire con veemenza per plasmare ogni singola inquadratura.
MIRKO FIN
Mi chiamo Mirko e sono un fotografo veronese. Negli ultimi 8 anni ho dedicato la mia vita alla fotografia. Il percorso che mi ha portato qui ha plasmato il mio modo di fotografare.
Nei miei scatti metto tutto ciò che sono, tutto ciò che fa parte di me.
Dalla musica di ogni genere al Romanticismo inglese. Dalle pennellate di William Turner alle parole di Giacomo Leopardi.
C’è la follia di Palahniuk e Welsh, la simmetria di Wes Anderson e la ripresa dal basso di Tarantino. Nella mia fotografia ci sono le persone che ho incontrato, i Paesi che ho visto e tutte le volte che il mio cuore ha aumentato i battiti.
Sono un narratore. E il mio modo di raccontare una storia è fatto di luce.
mirkofin.com
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GIOVANNA APRILI
Sono una sognatrice. Mi lascio ispirare dalle mille sfumature dell’arte rinascimentale, dagli albi illustrati, dal chiaroscuro delle statue greche.
Credo che la felicità si nasconda nelle piccole cose come la colazione a letto o un buon bicchiere di vino alla fine di una lunga giornata.
Amo ciò che faccio perché mi permette di essere sempre in contatto con la bellezza e, soprattutto, con le persone e le loro storie.
Da otto anni fotografo matrimoni e meraviglie in tutta Italia.