13.10.2022

GF20-35mm: "Janas - le forme dell’infinito" by Valentina Tamborra

Janas – le forme dell’infinito

“Ho dietro di me millenni di silenzi, di tentativi di poesia, di pani delle feste, di fili di telaio”.

Da questa frase di Maria Lai, meravigliosa artista sarda, prendo spunto per il mio progetto. Un viaggio on the road per raccontare una Sardegna misteriosa e affascinante. È un tentativo di conservare, di non dimenticare, di guardare alla memoria come cosa viva, alle piccole storie quotidiane come grandi tesori, l’arte di Maria Lai. E anche la fotografia, a suo modo, può rendere afferrabile un pezzetto di infinito: in fondo l’uomo ha da sempre paura della dimenticanza, dell’oblio. Per questo nasce il racconto. Per tenere traccia del nostro passaggio in questo mondo. Che sia in parole, musica, immagini è un tentativo di comprendere e “far proprio” almeno un frammento di universo.

GFX100S & GF20-35mmF4 R WR

Mentre scrivo, l’ottica GF20-35mmF4 R WR non è ancora in commercio.
Sono stata scelta per testare questo nuovo prodotto e ho da subito pensato che sarebbe servita una storia speciale, capace di regalarmi emozione e dinamismo per meglio sfruttare le caratteristiche di questo grandangolo davvero eccezionale.

Ho quindi scelto di creare un racconto sospeso fra mito e realtà, fra leggenda e verità.
Testimoni di questo percorso, tre donne e un antico telaio. Come tre Parche, o forse come “Sa’ Filonzana”, la Parca Sarda, hanno tessuto il filo che è diventato idealmente il legame fra le storie raccolte.
Secondo una leggenda sarda, esistono degli esserini, delle fate, chiamate Janas, capaci di aprire un varco fra due mondi, quello visibile e quello invisibile. Ho pensato dunque di utilizzare la fotografia come “porta” attraverso cui dare uno sguardo su entrambi i mondi.
Come una Janas dunque, ho camminato in punta di piedi e ascoltato in silenzio, osservando con attenzione ogni gesto delle persone che ho incontrato.

Le storie si costruiscono da sé e un fotografo in fondo, è come un bambino: deve mantenere intatta la meraviglia verso tutte le cose per poter lavorare al meglio.

GFX100S & GF20-35mmF4 R WR

Di tappa in tappa ho incontrato paesaggi e scenari sempre differenti, fra strade di montagna profumate di elicriso e acque cristalline, fra paesini abbarbicati a rocce imponenti e colline morbide e sinuose tanto da ricordare il corpo di una donna, fra pastori, pescatori, danzatori e musicisti, fra giovani che mantengono viva la tradizione indossando maschere antiche e artigiani detentori di una memoria fatta di gesti più che di parole, ho raccolto la bellezza di un’isola straordinaria.

GFX100S & GF20-35mmF4 R WR

GFX100S & GF20-35mmF4 R WR

Il sistema GFX mi ha supportato in ogni situazione.
Lavorare con una macchina performante come GFX100S e il nuovo grandangolo GF20-35mm F4 R WR mi ha permesso di dedicarmi alla creatività senza pensare ad altro.
L’inner zoom della nuova ottica di Fuji rende la macchina fotografica comoda, leggera e non ingombrante e grazie alla distanza minima di messa a fuoco di soli 35 cm, è possibile avvicinarsi davvero molto al soggetto dando vita a inquadrature spettacolari.
Il GF20-35mmF4 R WR di Fujifilm ha una versatilità davvero notevole: potermi muovere in questo range focale in situazioni dove non tutto è sotto controllo, consente di poter alternare il ritratto al paesaggio, un campo stretto a uno più largo senza perdere nulla della storia che abbiamo davanti e che semplicemente accade.
Perfetta da margine a margine, l’ottica è in grado di coprire tutto il fotogramma con la stessa precisione.
Nessun problema di flare o di ghost, nonostante si stia parlando di un grandangolo davvero estremo.
Lavorare con un grandangolo così infatti, è sicuramente una grande sfida: bisogna saper calibrare distanze e gestire le linee  per dar vita a un’immagine fotografica d’effetto che però rispetti  le forme.

GFX100S & GF20-35mmF4 R WR

Il GF20-35mmF4 R WR però mi ha piacevolmente stupita e le sue caratteristiche l’hanno resa un’ottica perfetta per un reporter e più in generale per dar voce alla creatività di un fotografo. Non solo una macchina fotografica e un’ottica da usare in studio o su cavalletto dunque, ma una medio formato versatile e capace di coprire ogni esigenza.

Il fatto che l’ottica sia tropicalizzata poi, mi rende sicura di potermi letteralmente “immergere” in ogni situazione: ho lavorato tra la polvere dei pascoli arsi dal sole e in barca con i pescatori senza mai dovermi preoccupare. Fra ghiera e ottica infatti non passa nulla, e ho sempre lavorato con  la certezza che nulla avrebbe rovinato il sensore impedendomi così di lavorare al meglio.

GFX100S & GF20-35mmF4 R WR

GFX100S & GF20-35mmF4 R WR

In un reportage che vuole raccontare con la massima precisione possibile un mondo, una realtà, una storia, diventa necessario uno strumento affidabile, veloce e preciso.
GFX100S con l’ottica GF20-35mmF4 R WR sono una coppia vincente: un grandangolo capace davvero di coprire molteplici situazioni senza far sentire la mancanza di ulteriori ottiche.
La sfida iniziale è dunque diventata un divertimento. Rubo nuovamente le parole a Maria Lai quindi: “Giocavo con grande serietà e a un certo punto i miei giochi li hanno chiamati arte”.

GFX100S & GF20-35mmF4 R WR

Perché in fondo un fotografo rimane sempre un bambino. Eternamente stupito, eternamente entusiasta davanti a ciò che gli si presenta davanti, sempre alla ricerca di guardare in un modo nuovo, alternativo, di “vedere oltre le cose” nel tentativo di svelare un pezzetto in più, qualcosa ancora.

Ho lavorato con grande serietà dunque, volendo rispettare come sempre ogni storia, ogni gesto e ogni momento che mi è stato regalato dalle persone che hanno preso parte a questo progetto, ma non ho smesso mai, neanche per un secondo, di divertirmi e di pensare all’immensa bellezza di questo nostro lavoro, che è anche e soprattutto passione, che è fatto di intensità dei momenti e di visioni improvvise, da cogliere al volo.
Penso davvero che lavorare con il GF20-35mmF4 R WR mi abbia regalato una grande opportunità: quella di vedere sempre tutto, fino in fondo, includendo ogni cosa possibile anche quel dettaglio laggiù in fondo che forse altrimenti ci sarebbe sfuggito.

Come una Janas appunto, una piccola fata capace di aprire varchi fra mondi, la nuova ottica di Fujifilm sa “guardare dentro e attraverso” e insieme alla GFX100S mi ha consentito di raccontare al meglio una storia straordinaria.

Ps: ho un dubbio credo legittimo. Può essere che, giusto in fondo al fotogramma, a guardar bene, si veda quella piccola Janas che ha tentato di nascondersi a noi mortali. L’ottica è così precisa che persino lei potrebbe non riuscire a sfuggirle. Non la cercherei però, la lascerei stare. Mi ha accompagnato durante il viaggio – fra mari e monti, fra pascoli e colline – portandomi fortuna. Certe magie sono tali perché avvolte da un velo di mistero.

GFX100S & GF20-35mmF4 R WR

Un’ultima cosa, ma fondamentale: un grazie di cuore a tutte le persone che si sono lasciate raccontare durante questo percorso alla scoperta di un’isola meravigliosa. Senza di loro, nulla sarebbe stato possibile.

GFX100S & GF20-35mmF4 R WR