11.10.2019

Cristina Vatielli: Sin Hombre

“Sin Hombre” è la libera ricostruzione di un amore difficile, impossibile. È la storia di due donne vissute in Galizia, nel nord della Spagna, alla fine dell’ 800.
Elisa Sánchez Lorica e Marcela Gracia Ibeas sono entrambe insegnanti, si incontrano tra i banchi di scuola, in un ambiente in cui dominava la cultura maschile. L’amore per la letteratura le accomuna, la passione le unisce. Nonostante i vari tentativi di separazione inflitti dai genitori di Marcela e dai mormorii del paese, le due donne trovano la strategia per restare vicine. Fingendo un litigio furioso, Elisa lascia il paese e al suo posto arriva Mario, “l’uomo” che sposerà Marcela. Ma Mario è Elisa, è vestita da uomo con la sigaretta in bocca, la voce non è cambiata, il suo odore è sempre lo stesso. Si sposano nel 1901 nella chiesa di San Jorge di A Coruña, ingannando l’intero paese. Molto presto vengono però scoperte, perseguitate e costrette alla fuga.

Vengo a conoscenza della storia di Elisa e Marcela attraverso il libro biografico di Narciso de Gabriel “Elisa y Marcela, mas allà de los hombres”.
La storia mi appassiona da subito e sento il bisogno di raccontarla fotograficamente. Decido così di ricreare con il linguaggio della messa in scena, i momenti e i sentimenti che hanno caratterizzato e resa unica la coraggiosa storia di queste due donne.

Per realizzare il lavoro ho bisogno dei soggetti, dei costumi e dei luoghi adeguati.
Incontro Antonella, attrice di teatro e Maria, illustratrice e tarologa che diventeranno le protagoniste dei miei scatti.
In questi anni ho avuto la fortuna di incontrare grandi professionisti che hanno da subito appoggiato il progetto sia con la loro professionalità che con la loro passione, essendo un lavoro autoprodotto.
Lisangela Sabbatella, costumista con la quale collaboro da anni, ha lavorato alla ricerca e alla realizzazione dei costumi. Simona Marra ha ricreato il trucco e le acconciature dell’epoca. Insieme alla mia assistente, Nunzia Pallante, abbiamo iniziato una lunga ricerca di location dove poter ambientare questa storia.
Grazie a un serie di amici e contatti, abbiamo trovato la casa di una anziana guaritrice in Abruzzo, l’ambiente perfetto per riprodurre il periodo in cui le donne vivevano insieme in povertà.

Una volta formato il team di lavoro ed identificate le ambientazioni, mi sono trovata davanti alla scelta di quale mezzo fotografico utilizzare.
Il mio percorso fotografico nasce nel mondo del reportage, utilizzando principalmente il 35 mm sia analogico che digitale
Con il progetto “Le Donne di Picasso” realizzato tra il 2013 e 2016 con la Mamya RZ, il mio linguaggio è diventato più riflessivo e preciso.

Lo stile fotografico scelto per “Sin Hombre” nasce dall’esigenza di unire questi miei due percorsi (reportage e messa in scena).
L’utilizzo di GFX 50S è stato fondamentale per ottenere il risultato stilistico desiderato.
Da una parte l’esigenza di avere un mezzo che mi permettesse di muovermi liberamente e di cogliere l’attimo come nel reportage, dall’altra il bisogno di scattare immagini posate con una qualità superiore, che solo il large format può restituire. Le ottiche molto incise e luminose hanno aiutato a realizzare immagini definite anche in situazioni di poca luce. La densità del file raw e la lavorazione di Paolo Lecca, esperto di color correction delle immagini, hanno aiutato a sottolineare la chiave pittorica alla quale mi sono ispirata.

Le immagini sono state realizzate prevalentemente con l’utilizzo della luce naturale. L’idea di scattare in inverno è dettata dalla volontà di ricreare le atmosfere di una storia dura, cupa, ma allo stesso tempo profondamente romantica e per sottolineare le difficoltà vissute dalle donne, costrette nell’ombra, colpevoli soltanto di amarsi a vicenda.

La mostra “Sin Hombre”, a cura di Annalisa D’Angelo, esposta alla Galleria del Cembalo a Roma dal 26 Settembre al 30 Novembre, è una selezione di 19 fotografie di un lavoro molto più ampio. Ripercorre i momenti della loro quotidianità, escludendo quasi del tutto le immagini più esplicite, perché la storia di Elisa e Marcela non è altro che quella di milioni di altre donne che hanno dovuto battersi per vedere riconosciuti i propri diritti.
“Sin Hombre” è infatti la prima tappa di un progetto più ampio e complesso, che vuole mettere in luce persone che nell’ombra hanno segnato la storia e lottato per ottenere il proprio posto nel mondo.

Elisa e Marcela: Maria Vassalli e Antonella Alfano
Costumi: Lisangela Sabbatella
Make-up: Simona Marra
Assistente set: Nunzia Pallante
Color correction: Paolo Lecca
Stampe: Digidà
Cornici: Rosini
Sponsor tecnico: Fujifilm

Si ringrazia per la collaborazione:
Ilaria Di Biagio, Ippolito Simion, CFHC il Costume, Anna Villani, Annalisa e Roberta Cantelmi, Licia Vanacore, Francesca Ferzoco, Federico Garofalo, Gianfranco Colarossi e Marlurita.