Carlos Cazalis (Mexico)

Dal 1994, Carlos Cazalis ha utilizzato immagini documentarie per sensibilizzare la società riguardo a tematiche sociali, economiche e politiche in tutto il mondo. Dal 1994 al 1996 ha lavorato per la testata locale "El Economista" in Messico e successivamente ha collaborato con AFP fino al 1999. Dopo aver completato un Master in fotografia presso la Parsons di New York, ha iniziato a lavorare come freelance nel 2001 accettando incarichi internazionali in Venezuela, Ucraina, Haiti e nel 2005 si è trasferito in Brasile. Da allora ha deciso di partecipare a un progetto a lungo termine intitolato "The Urban Meta", incentrato sulla sostenibilità delle grandi città e della psiche umana al loro interno, con particolare riguardo per le questioni legate all'habitat a San Paolo, in Brasile, alla segregazione urbana di Osaka, in Giappone, al degrado ambientale a Dacca, in Bangladesh, alla psiche urbana a Teheran e allo scandalo di una distribuzione idrica scadente a Città del Messico, in Messico. Nel 2011 si è trasferito a Lagos, in Nigeria, per concentrarsi sui problemi di sovrappopolazione della città, per poi passare alle piacevoli sorprese urbane del Cairo. Nel 2010 ha realizzato il suo primo film, "Year Zero", composto interamente da fermi immagine derivati da un lavoro di documentazione di 18 mesi nella fase post-terremoto ad Haiti. Grazie ai trascorsi familiari nel settore, per oltre 10 anni ha documentato le corride nelle Americhe e in Europa. I lavori di Cazalis sono stati pubblicati da importanti riviste in tutto il mondo, tra cui Foto 8, the Guardian Weekend, Le Figaro, Le Monde e Polka magazine (che lo ha pubblicato due volte), L'Espresso, Walrus magazine, The New York Times, National Geographic Magazine e Asahi in Giappone. I suoi lavori in contesto urbano sono stati inclusi nel programma UN-Habitat delle Nazioni Unite, e sono stati esposti in Bangladesh, Belgio, Brasile, Canada, Francia, Olanda, Giappone, Messico, Russia e Stati Uniti, in occasione di importanti festival dedicati alla fotografia quali "Visa pour L'Image", "CONTACT", "Foto Septiembre" e "Noorderlicht". È intervenuto a seminari e conferenze sulla fotografia documentaria a San Paolo, Città del Messico, Siviglia, Dacca, New York e Toronto. Premi e riconoscimenti
2012 - Entra a far parte della fondazione "The MegaCities Foundation", Olanda 2011 - Premio STOP TB
- RICONOSCIMENTO: Fomento y Coinversion, CONACULTA
- Concorso fotografico BD, Migliore immagine professionale globale in campo medico 2010 - Libro fotografico Latinoamerica Editorial RM
- Nomination al Prix Pictet
2009 - Premio annuale Communication Arts 2008 - Premio World Press per la fotografia, 1° posto per le tematiche contemporanee
- POYi Editing per National Geographic Magazine
2004 - Menzione d'onore alla Bienal de Fotoperiodismo, Messico2003 - Nomination al Joop Swart Masterclass
1998 - Menzione d'onore alla Bienal de Fotoperiodismo , Messico Mostre
2012 "Identity", The Urban Meta, Architecture Biennale, Mosca, Russia
2011 "Metropolis" Kamagasaki, Noorderlicht Foto Festival, Groening, Olanda
"Occupy Sao Paulo", Foto Septiembre, Settembre, Città del Messico, Messico
"Haiti Cholera", BD Photocompetition, LOOK3 Festival, Charlottesville, USA
"Urban Shadows", CONTACT Festival, Maggio, Toronto, Canada 2010 "Corrida", Galerie Polka, Parigi, Francia "Urban Shadows", Periscopio Foto, Vitoria, Spagna
"Mexican Worlds", Palais Voor Schone Kunsten, Belgio
2009 "Occupy São Paulo", Galerie Polka, Parigi
PDFX collective, "Occupy São Paulo", Festival Aleppo, Aleppo,Siria
"Kamagasaki", Visa pour l'Image, Perpignan, Francia
"Occupy Sao Paulo",Drik Photo Festival, Dacca, Bangladesh
2008 "Occupy Sao Paulo", Visa pour l'Image, Perpignan, Francia
2007 "Occupy Sao Paulo" Exposition au Conseil Général des Nations Unies sur l'Habitat, Nairobi, Kenya
2006 "Prestes Maia 911, Squatting Sao Paulo", Visa pour l'Image, Perpignan, Francia
2001 "Tauromaquia", Galleries Arnold & Sheila Aronson, New York, USA
1999 "Ciertos Son Los Toros", Alliance Francais, Città del Messico, Messico Libri
2012 "Occupy Sao Paulo", Editorial RM– Data di uscita Nov 2012. Film
2012 -"Year Zero", Fermi immagine documentari sulla situazione post-terremoto ad Haiti 2010-2011

La mia esperienza con FUJIFILM

When I photograph, people generally occupy my main focus. There are two things on my mind that become very personal to me when I work. The first is the intimate space I can create with my subjects. The second is that although I am very present in the space, I want the camera to interfere in the least possible manner. Fuji X-Series cameras with their premium quality lenses allow me to do both things. Their size, their quietness, and their definitive technology along with their sharp lenses allow me to relax and capture the essence of a person and its place.
Over the years I used bulky DSLRs and still do, yet every time I travel or set myself up for a shoot, the Fuji X-Series demands my attention.
On a three week journey across Cuba I wanted to be as discrete as possible while I worked. The Fuji X-E2 was the right tool for the job. Its compactness allowed me to get close to my subjects quickly without threatening their persona and the mirror less features of the X-Series, it's quiet shutter, have always allowed me to be unobtrusive and go unnoticed while shooting.

Attrezzatura

  • XF18mmF2 R
  • XF23mmF1.4 R
  • XF35mmF1.4 R

Gallerie