❝Una delle stagioni che preferisco in assoluto è l’autunno. Ne adoro le sfumature di colore, le temperature piacevoli, la prima neve che cade sulle cime delle montagne, le atmosfere e le luci soffuse e per la presenza di animali selvatici.❞
Una stagione straordinariamente ricca e varia sia per gli amanti della fotografia di paesaggio sia per gli amanti degli scatti Wildlife. È un’ottima occasione per avvistare e fotografare alcuni animali con maggiore facilità, documentando comportamenti che rendono le riprese più interessanti e dinamiche.
2021 © Luciano Gaudenzio | FUJIFILM X-T3 e FUJINON XF16-55mmF2.8 R LM WR, 1/160 s a F16, ISO 160
2021 © Luciano Gaudenzio | FUJIFILM X-T3 e FUJINON XF200mmF2 R LM OIS WR, 1/2000 s a F2, ISO 320
La foresta di Paneveggio, in Trentino, è una foresta millenaria che estende il proprio manto arboreo su migliaia di ettari, dal gruppo delle Pale di San Martino, alla selvaggia catena del Lagorai. È una foresta famosa e conosciuta in tutto il mondo soprattutto per la grande presenza di abeti rossi, chiamati di “risonanza”, in quanto il legno dell’abete rosso è molto elastico, trasmette meglio il suono e i suoi canali linfatici sono come minuscole canne d’organo che fanno, appunto, da cassa di risonanza, rendendolo ideale per la costruzione dei violini.
In questa foresta millenaria, al cospetto non solo di abeti rossi, ma anche di abeti bianchi e larici, vive una popolazione importante di cervi. Durante il giorno sono protetti dalla volta della foresta, dove la luce difficilmente riesce a penetrare e qui si muovono al sicuro. Nelle ore crepuscolari, all’alba e al tramonto, escono nei dintorni delle numerose casere presenti sul territorio per brucare l’erba ricca e grassa dei pascoli montani. L’immagine panoramica che apre il racconto è ben rappresentativa di questo momento dell’anno e dei toni caldi che illuminano l’area delle Pale di San Martino. La fotografia è il risultato ottenuto dall’unione di 13 scatti verticali realizzati con X-T3 e FUJINON XF16-55mmF2.8 R LM WR.
Normalmente la presenza di questo ungulato passa quasi inosservata alla stragrande maggioranza dei passanti. In autunno, invece, nella foresta dei violini un altro suono riecheggia indimenticabile e misterioso. Un verso rauco e imponente, quello del cervo maschio, il famoso bramito, che apre la stagione degli amori di questa specie. I cervi maschi, attraverso questo suono gutturale impongono la propria supremazia sugli avversari in amore e si garantiscono il diritto alla riproduzione.
È proprio in questo periodo che ho deciso di passare una settimana alla ricerca dei cervi più imponenti, quelli con il bramito più potente, quelli più anziani e vigorosi, con un palco degno di questo nome, con almeno 12-14 punte, fino ad arrivare a quelli degli esemplari più anziani con 16 e addirittura 18 punte.
È una stagione imperdibile per gli appassionati di questa specie. Per i fotografi si tratta di un’occasione unica per poterli filmare e fotografare. È con questo intento che inizia la mia ricerca fotografica fatta di alzatacce alla ricerca del posto migliore dove poter riprendere questi fantastici animali, di camminate nel buio, dove il silenzio viene interrotto dal verso degli animali. Alcuni molto lontani, altri molto vicini che fanno sobbalzare il cuore e risvegliano paure ancestrali.
Per la realizzazione di questo servizio video e fotografico ho inizialmente avuto a disposizione la fidatissima X-T3 e il luminosissimo XF200mmF2 R LM OIS WR in abbinata a XF150-600mmF5.6-8 R LM OIS WR. Il video è stato realizzato in due diverse annate, nell’autunno del 2021 e nel 2022. Per le ultime riprese ho avuto occasione di utilizzare anche la più performante X-H2S, mirrorless destinata principalmente al video con miglioramenti importanti nell’autofocus ed in particolare nel tracking degli animali in movimento, potendo agganciarsi all’occhio e non perderlo neanche quando il soggetto scompare dietro un ostacolo per riapparire all’improvviso. Una funzione che mi ha aiutato tantissimo nelle riprese dei cervi in corsa all’interno della foresta, comportamento che i maschi in amore attuano in continuazione nel corso dell’intero arco della giornata in particolare quando inseguono i maschi concorrenti facendoli allontanare e difendendo così il loro “harem” di femmine.

2021 © Luciano Gaudenzio | FUJIFILM X-T3 e FUJINON XF150-600mmF5.6-8 R LM OIS WR, 1/2000 s a F2.8, ISO 500
Dall’utilizzo sul campo, è chiaro come la X-H2S, della quinta generazione della serie X, mi abbia permesso di realizzare delle riprese che l’autunno precedente la X-T3 non mi aveva consentito di fare, soprattutto nelle scene di azione di questi splendidi animali. Del resto, per le situazioni più statiche, anche la X-T3 si era comportata egregiamente, anche ad altissimi ISO, e il lavoro di montaggio, mischiando le riprese fatte con le due fotocamere, non ne ha assolutamente risentito in termini di qualità e omogeneità delle immagini anche in considerazione del fatto che con entrambe le macchine avevo realizzato le riprese in modalità “flat”, utilizzando le funzioni F-Log e F-Log2 e applicando i specifici profili colore preparati a hoc dagli ingegneri Fujifilm per entrambe le macchine (Lut).

2022 © Luciano Gaudenzio | FUJIFILM X-H2S e FUJINON XF150-600mmF5.6-8 R LM OIS WR, 1/160 s a F22, ISO 160
L’aspetto fotografico di questo servizio è stato soddisfatto ampiamente da X-T3 nel 2021 e X-H2S nel 2022, abbinate ai teleobbiettivi sopracitati – XF200mmF2 R LM OIS WR e XF150-600mmF5.6-8 R LM OIS WR – e a XF16-55mmF2.8 R LM WR e XF50-140mmF2.8 R LM OIS WR, che mi hanno permesso di coprire le vedute più ampie ma anche di avvicinarmi ai soggetti.
In particolare, l’utilizzo del teleobiettivo XF200mmF2 R LM OIS WR, mi ha permesso da un lato di ottenere uno splendido sfocato nelle scene di ritratto, mentre in quelle di azione che si sono svolte quasi sempre all’alba o al crepuscolo, quindi in condizioni dl luce più critica, mi ha consentito di utilizzare sensibilità ISO non particolarmente elevate, al massimo 3200 in cui la macchina si è comportata comunque egregiamente, con un rumore di fondo accettabile e completamente eliminabile in fase di post-produzione.