22.12.2022 Simone Sbaraglia

X-H2S Simone Sbaraglia: danza d'amore

Simone Sbaraglia

Simone Sbaraglia è un fotografo naturalista professionista. Il suol lavoro ha lo scopo di mostrare la bellezza, l’armonia e l’unicità del nostro Pianeta, nella speranza che possa essere preservato per le generazioni future. Simone è spesso inviato in giro per il mondo per realizzare reportage naturalistici. I suoi articoli sono comparsi su numerose riviste italiane e internazionali e le sue foto hanno vinto i più prestigiosi premi internazionali di fotografia. Simone è autore di due libri (“Immagini dal Pianeta Terra” e “A tu per tu con la Natura”). Quando non è in viaggio dall’altra parte della Pianeta, Simone insegna fotografia, conduce workshop e viaggi fotografici e partecipa a proiezioni e presentazioni.

“Sono sempre stato affascinato dalle sule, per via della loro straordinaria bellezza e del loro rituale amoroso.”

Questi meravigliosi uccelli hanno linee e colori che li rendono un soggetto fotografico straordinario. Le coppie sono monogame e rinnovano il proprio legame con elaborati rituali durante i quali i due uccelli incrociano il becco, puntandolo verso l’alto ed effettuando una vera e propria danza, prima di prendersi cura del proprio partner. Ne risulta un’incredibile danza d’amore, uno spettacolo della natura, che da tempo sognavo di riprendere con la mia fotocamera. L’occasione si è finalmente presentata a luglio 2022, sulla costa orientale dell’Inghilterra, per la precisione sulle scogliere di Bempton.

  • X-H2S & XF150-600mm F5.6-8 R LM OIS WR 

    f/14 1/320 sec. ISO-160

  • X-H2S & XF150-600mm F5.6-8 R LM OIS WR 

    f/8 1/320 sec. ISO-160


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Le sule nidificano sulle coste del Canada, della Groenlandia, dell’Islanda e dell’Europa nord-orientale, svernando nel Golfo del Messico, in Marocco e nel Mediterraneo.

Al di fuori del periodo di nidificazione questi animali trascorrono molto tempo sull’acqua, mentre appaiono alquanto goffi sulla terraferma, motivo per cui nidificano esclusivamente sulle scogliere scoscese, dove possono sfruttare al meglio le correnti termiche ascensionali e prendere facilmente il volo senza subire le limitazioni dovute all’ampiezza della loro apertura alare.
 

XH2S | XF150-600mm F5.6-8 R LM OIS WR

 

Durante la settimana trascorsa tra le Bempton Cliffs ho avuto l’opportunità di provare la fotocamera X-H2S ed l’obiettivo zoom XF150-600mm F5.6-8 R LM OIS WR. La fotocamera appartiene alla quinta generazione della serie X e tra le caratteristiche più interessanti per un fotografo naturalista ho notato un gran miglioramento nell’autofocus, che ora include anche il riconoscimento automatico di soggetti animali, con tracking, ad esempio, dell’occhio degli uccelli. Non vedevo l’ora di provare questa nuova funzionalità, che promette di semplificare enormemente il mio lavoro.

Nei ritratti di animali, seguo da sempre una procedura standard: metto a fuoco l’occhio con il punto singolo centrale, blocco la messa a fuoco e ricompongo l’inquadratura prima dello scatto. L’operazione va ripetuta ad ogni foto, anche all’interno di una sequenza.

Sebbene negli anni io abbia perfezionato questa tecnica al punto da utilizzarla quasi senza pensarci il sistema di autofocus di X-H2S, che mantiene automaticamente a fuoco l’occhio, mi consente una maggiore rapidità di esecuzione ed un minor numero di occasioni sprecate.

Altre caratteristiche interessanti di X-H2S sono il nuovo sensore stacked, che consente una grande velocità nella lettura dei dati, e una sostanziale assenza di rolling shutter, che consente di utilizzare in modo esclusivo l’otturatore elettronico, più veloce e silenzioso di quello meccanico. l’otturatore elettronico X-H2S, infatti, permette sorprendentemente di raggiungere 40 fotogrammi al secondo.

XH2S | XF150-600mm F5.6-8 R LM OIS WR

 

La sula è il più grande uccello marino del Mare del Nord. La colonia di sule sullo Scottish Bass Rock esiste da secoli ed è da questo scoglio che l’uccello ha preso il nome scientifico (sula bassana) e l’antico nome olandese (bassaanse gans.)

Per catturare la sua preda, l’animale si tuffa direttamente in acqua da un’altezza di 30 metri. Ripiegando le ali all’indietro e allungando il becco verso il basso, raggiunge una velocità prossima ai 100 chilometri orari. Una volta sott’acqua continua la sua caccia, prima tuffandosi per i primi quattro metri e poi nuotando dietro alla preda. L’aspetto più affascinante del loro comportamento, tuttavia, è per me il poetico rituale di coppia: quando un membro della coppia è in procinto di prendere il volo “saluta” protendendo il becco verso l’alto e alzando prima una zampa e poi l’altra. Quanto torna al nido i due uccelli rinnovano il proprio legame con un’elaborata danza in cui i becchi si incrociano, si sfiorano e fanno ruotare la testa da entrambi i lati.

  • X-H2S & XF150-600mm F5.6-8 R LM OIS WR 

    f/10 1/1000 sec. ISO-1250

  • X-H2S & XF150-600mm F5.6-8 R LM OIS WR 

    f/32 1/30 sec. ISO-160

 

Le distanze dai soggetti erano notevoli, tuttavia grazie alla notevole lunghezza focale, equivalente 900mm, del nuovo XF150-600mm sono riuscito ad ovviare questa difficoltà. Questo obiettivo mi sorprende per leggerezza e maneggevolezza. Gli ingegneri Fujifilm hanno preso la decisione di sacrificare un terzo di stop di luminosità (a 600mm la massima apertura è F8) a favore di un minore peso e ingombro. La scelta mi trova completamente concorde: è un piacere usare questo obiettivo anche a mano libera. Del resto, nel mio tipo di fotografia è molto raro scattare ad aperture maggiori di F8 per via della ridotta lunghezza focale, quindi un terzo di stop di minore luminosità non rappresenta una limitazione. La sensazione è che la nuova lente non sia affatto più pesante o ingombrante del mio fidato XF100-400mm.

La difficoltà principale nel mio lavoro è rappresentata dalla gestione della luce: il contrasto è molto elevato per buona parte della giornata, compresi i momenti di alba e tramonto. Infatti, è facile trovarsi in controluce a causa dell’esposizione delle scogliere. Le immagini migliori si ottengono con il cielo coperto, quando le nuvole diffondono una luce morbida e poco contrastata. Tuttavia, nella settimana di luglio in cui ho portato avanti il progetto, le nuvole scarseggiano ed il cielo appare spesso limpido. Normalmente gestisco queste situazioni con l’aiuto di un flash ma in questa circostanza gli uccelli risultano troppo lontani, fuori dalla portata del mio EF-X500. Nonostante le difficoltà iniziali l’esperienza è stata davvero emozionante: finalmente mi sono ritrovato a contatto con la natura dopo una lunga pausa dovuta alle restrizioni covid.

  • X-H2S & XF150-600mm F5.6-8 R LM OIS WR 

    f/8 1/2000 sec. ISO-1000

  • X-H2S & XF150-600mm F5.6-8 R LM OIS WR 

    f/16 1/800 sec. ISO-2500

Con l’utilizzo sul campo imparo rapidamente ad impostare al meglio la fotocamera: la possibilità di personalizzare ogni pulsante con la modalità custom si è rivelata estremamente utile. Ho personalizzo la modalità custom C1 per fotografare gli uccelli in volo: tempo di scatto 1/2000s; ISO automatici; autofocus continuo wide-tracking; riconoscimento soggetto attivato su uccelli; scatto a raffica 8 fotogrammi al secondo. Una seconda modalità custom, C2, è invece dedicata alla fotografia più statica, quindi di ritratto: tempo di scatto 1/500s; ISO automatici; autofocus continuo impostato su punto singolo centrale; riconoscimento del soggetto; scatto singolo. In questo modo posso passare da una modalità all’altra semplicemente ruotando una ghiera, senza entrare nei menù per modificare le impostazioni.

Premendo il pulsante AF-lock ho la possibilità di bloccare l’autofocus, prediligendo la modalità di messa a fuoco continua: se ad esempio scelgo di fotografare un uccello su uno scoglio mi limito a lasciare che la modalità di riconoscimento del soggetto segua l’occhio, a questo punto blocco l’autofocus con il tasto AF-on ed effettuo una sequenza di scatti. Se il soggetto si sposta, una leggera pressione del tasto AF-on attiva nuovamente l’autofocus ed il riconoscimento dell’occhio.

Nonostante la curiosità mi porti ad utilizzare anche la modalità di scatto raffica a 40fps, nel mio lavoro non sono propenso ad un numero eccessivo di scatti in raffica, quindi ritengo molto utile la possibilità di personalizzare la raffica ad un valore più basso. L’otturatore elettronico si rivela preciso e silenzioso, con totale assenza di distorsione. Nel complesso, è un piacere lavorare con questa nuova fotocamera, che trovo rapida e precisa. La qualità delle immagini è sorprendente anche ad ISO elevati ed il mirino è virtualmente blackout free. XH2S sembra pensata esattamente per non interporsi tra il fotografo e il soggetto, ma piuttosto per affiancarmi mio lavoro in maniera del tutto naturale.

XH2S | XF150-600mm F5.6-8 R LM OIS WR