27.02.2018 FUJIFILM

Storia dello sviluppo della X-H1 N. 6

Le prestazioni AF hanno visto un enorme miglioramento negli ultimi anni.
È sorprendente vedere che cosa è riuscito a realizzare il team AF nel reparto di Ricerca & Sviluppo in un periodo di tempo così breve.
Di tanto in tanto ci dicono: “Ci sarà un miglioramento nelle prestazioni AF”. “Ma come?” chiediamo noi, “non ci sono dispositivi nuovi”. “Abbiamo creato un nuovo algoritmo” ci rispondono. Continuano a spingere sempre più in avanti il limite delle possibilità.

La X-H1 dispone di un massimo di 325 punti AF (13×25). Se la priorità è la velocità, è consigliabile usare l’area di rilevamento di fase di 169 punti (13 x 13) al centro. Grazie al joystick, il punto AF può essere cambiato facilmente. I punti AF sono anche allineati strettamente vicini tra loro, quindi è possibile posizionare il punto di messa a fuoco in modo accurato.

Il punto di messa a fuoco viene analizzato tramite i pixel di rilevamento di fase che si trovano all’interno del quadro AF. Alle dimensioni predefinite del quadro AF, ci sono 20.000 pixel di rilevamento di fase all’interno del quadro. Il punto cruciale è la modalità di estrazione delle informazioni utili per migliorare la messa a fuoco. Questo è ciò che si ottiene con il nuovo algoritmo.

Il punto di messa a fuoco è diviso in 5 blocchi: sinistra in alto, destra in alto, sinistra in basso, destra in basso e centro. Alcune parti del blocco centrale sono sovrapposte alle altre 4 aree.
Il punto di messa a fuoco di solito si trova al centro, ma non sempre è così. Questa divisione dei punti di messa a fuoco evita gli ostacoli indesiderati e aumenta la precisione AF.

I 5 blocchi sono quindi divisi in 4 linee. Ciascuna area è ora suddivisa in parti ancora più piccole per migliorare ulteriormente la precisione AF. Grazie a questa divisione, l’algoritmo è in grado di rilevare il punto di messa a fuoco anche su soggetti con trama uniforme.

Ora, contiamo il numero dei pixel di rilevamento di fase nell’area. L’area è divisa in 5 blocchi e quindi divisa in 4 linee. Il numero totale di pixel di rilevamento di fase è 20.000. 20.000÷5÷4=1.000. Ci sono in totale 1.000 pixel di rilevamento di fase all’interno del quadro AF. 1.000 pixel forniscono informazioni sufficienti, ma queste come vengono utilizzate?
Le informazioni dei 1.000 pixel sono misurate con confronto orizzontale, confronto verticale e confronto della superficie.

Ci sono due tipi di pixel di rilevamento di fase, A e B. Con il confronto orizzontale, il punto di messa a fuoco viene rilevato misurando la differenza tra i pixel A e B orizzontalmente. La differenza può essere anche misurata verticalmente con il rilevamento di fase sul sensore di X-H1. Questo è chiamato confronto verticale. Inoltre la fotocamera è in grado di misurare la differenza tra tutti i pixel, A e B, nell’area data. Questo è chiamato confronto della superficie.
I tre tipi di confronto vengono elaborati contemporaneamente per la X-H1. In precedenza, ciò avveniva nell’ordine di superficie, verticale e poi orizzontale. “Abbiamo scoperto che l’elaborazione simultanea fornisce informazioni con precisione più alta” ha commentato il team AF.
Proviamo a calcolare. 5 blocchi x 4 linee x 3 tipi di elaborazione = 60. Ci sono in totale 60 segnali per migliorare le prestazioni dell’autofocus. In precedenza, l’autofocus con rilevamento di fase era possibile solo fino a +0,5 EV, ma ora può operare a -1EV. L’AF con rilevamento di fase è supportato fino al diaframma F11. Prima, arrivava solo a F8. Ciò significa anche che l’autofocus è più affidabile con soggetti ad alta frequenza.

Abbiamo menzionato prima che la velocità AF non verrà aumentata. Il punto principale ora è espandere l’area che può essere trattata dall’AF a Rilevamento di Fase. Questo è vero anche per la X-H1.

L’AF è diventato ancora più veloce?

Molti X-Photographer che hanno provato la X-H1 hanno commentato che “l’AF è più veloce”. Eppure la massima velocità AF non è cambiata. Ciò che è cambiato è l’area che l’AF con rilevamento di fase può trattare. Il nuovo algoritmo ha aiutato i fotografi a catturare accuratamente la scena desiderata.