Scozia on the road: scopri le ottiche perfette per viaggiare leggeri
La Scozia ti cattura subito con il suo fascino selvaggio. Non è una terra qualunque: qui, il vento ti accarezza con forza, la pioggia aggiunge carattere all’avventura e la vastità dei paesaggi ispira meraviglia. In questi luoghi incontaminati, senti l’eco di qualcosa di più grande che ti invita a esplorare.
Quando siamo partiti da Edimburgo, mia moglie, mio figlio e io, a bordo di un camper che sarebbe stato il nostro rifugio e compagno di viaggio, sapevo che ci attendeva un’esperienza unica. Per questo viaggio ho scelto di portare con me la terna magica le ottiche zoom FUJINON XF10-24mmF4 R OIS WR, XF16-55mmF2.8 R LM WR e XF50-140mmF2.8 R LM OIS WR. Questa combinazione si è rivelata straordinariamente versatile e perfetta per catturare ogni istante.

Edimburgo: Porta di un Altrove
Il nostro viaggio è iniziato dalla capitale, Edimburgo, che non è solo una città ma una vera porta verso un mondo affascinante. La città vecchia, con i suoi vicoli stretti e le facciate annerite dal tempo, racchiude storie che aspettano solo di essere raccontate. Una volta allontanati dalle zone più turistiche, abbiamo scoperto un silenzio che sembrava invitarci ad ascoltare.

Fotografare Edimburgo è stata un’esperienza intensa. Con la mia Fujifilm X-T5, ho cercato di catturare non solo immagini, ma frammenti di storia. Durante una passeggiata, mi sono imbattuto in un vecchio segnale di un “Phototrail” creato negli anni ‘90 da Fujifilm. Un’occasione perfetta per riflettere su come fotografare significhi prendersi il tempo per comprendere ciò che ci circonda.

Lasciata Edimburgo, ci siamo immersi nella North Coast 500, un anello di strade che attraversa le Highlands. L’asfalto si snoda tra colline e valli, e il vento diventa un compagno costante. Questo è un viaggio che invita a rallentare e assaporare ogni istante. La Scozia ti chiede di adattarti al suo ritmo, un ritmo che arricchisce.

Il meteo è stato nostro nemico e amico. Pioggia incessante, raffiche che sembravano volerci strappare via dal camper. Eppure, in questa lotta contro gli elementi, c’era una strana bellezza. La terna di zoom è completamente tropicalizzata, come allo stesso modo la X-T5, pertanto non ho mai avuto preoccupazioni anche a scattare in condizioni meteo tutt’altro che ideali, come quelle in cui ci
siamo trovati sull’isola si Skye.

Ho preso la mia X-T5 e, alternando le mie ottiche tre zoom FUJINON, ho cominciato a fotografare la natura selvaggia che ci circondava. Le macchie di erica, onnipresenti, i cespugli arancioni di crocosmia, il verde saturo che solo la simulazione pellicola Velvia riesce a rendere così vivido. È stato come catturare un paesaggio che si ribella al tempo, che sfida l’uomo.

Durante il viaggio ho alternato solo due Simulazioni Pellicola: Velvia e Classic Neg. La prima, come menzionato precedentemente, scelta per restituire al meglio il verde brillante della Scozia; la seconda per enfatizzare i toni malinconici e l’atmosfera di un tempo sospeso che – a mio avviso – questi luoghi emanano. Avere con me delle ottiche luminose mi ha consentito di poter tenere tempi di scatto piuttosto rapidi. Fattore importante da considerare in presenza di forti raffiche di vento: avere tempi rapidi riduce la possibilità di produrre foto mosse.
John o’ Groats: ai confini del mondo
Arrivati a John O’Groats, il punto più a nord del continente, abbiamo provato l’emozione di trovarci al margine del mondo. Di fronte a noi, il mare infinito. Le scogliere di Duncanby Head erano maestose, e la loro bellezza sembrava sfidare il tempo.

Con l’ottica XF16-55mmF2.8 R LM WR, ho cercato di catturare il rumore del vento, il volo rapido delle nuvole.
Era come se tutto il mondo si muovesse intorno a noi, mentre noi restavamo fermi, sospesi in un silenzio che parlava di eternità. Durante il breve trekking per arrivare al punto in cui ho scattato questa foto ho visto un altro fotografo arrancare carico come un mulo, mentre io mi spostavo con uno zaino che è rientrato nelle dimensioni del bagaglio a mano piccolo, quello che sta anche sotto il
sedile delle compagnie aeree meno intransigenti.
Ho utilizzato FUJINON XF50-140mmF2.8 R LM OIS WR per isolare e porre l’attenzione su alcuni dettagli del paesaggio e XF16-55mmF2.8 R LM WR per la sua versatilità. Con questa combinazione versatile e leggera a portata di mano ho raggiunto punti d’osservazione meravigliosi.
Durante il breve trekking per arrivare alle scogliere di Duncanby Head non ho potuto far a meno di notare un altro fotografo arrancare per il carico eccessivo della sua attrezzatura. Mentre io, con il mio zaino leggero e KIT essenziale, non avrei potuto far scelta migliore.

La terra dei Castelli
Eilean Donan e Dunvegan, due nomi che suonano come antiche leggende, sono stati i nostri punti di riferimento nel mare della pioggia.
A Dunvegan, sotto un diluvio che sembrava non volesse mai smettere, ho scattato foto di una finestra. Mi sembrava quasi di sentirla parlare e raccontare la sua storia di rovine, di battaglie passate e di resistenza. FUJINON XF10-24mmF4 R OIS WR ha reso giustizia a quei muri antichi, che si ergevano contro il cielo come giganti stanchi ma ancora fieri.

Eilean Donan invece ci ha graziato dalla pioggia per pochi minuti, permettendomi di scattare con un raggio di sole.

La Scozia, però, non è solo storia antica. È anche una terra di lotta moderna. Lungo la strada abbiamo incontrato un monumento a William MacRae, avvocato e attivista, morto in circostanze misteriose nel 1985. Un uomo che aveva dedicato la vita alla causa dell’autonomia scozzese, e la cui memoria vive ancora in questi luoghi isolati, tra un vento che non smette mai di soffiare.
In diverse situazioni l’ottica tele XF50-140mmF2.8 R LM OIS WR è stata importantissima per selezionare, ritagliare, mettere in evidenza dettagli e scorci nascosti.

Glencoe e Highlands
Glencoe è stato uno dei luoghi più emozionanti del viaggio. Qui, la valle si apre come un grande abbraccio, e le montagne ti osservano dall’alto con maestosa tranquillità. Ogni passo è stato un invito a scoprire qualcosa di unico. Il vantaggio di avere uno zoom come XF16-55mmF2.8 R LM WR in questo caso, è palese nelle tre immagini che seguono. Ognuna con il proprio carattere, ed ognuna che racconta una storia diversa. Nella valle di Glencoe ho cercato di cogliere l’ampiezza di quella terra, la sua vastità che sembra voler inghiottire tutto. Eppure, anche in questa immensità, ci siamo sentiti a casa.



Portree: Colori e Silenzio
Il porto di Portree sembrava un dipinto in attesa del tocco finale, con le sue case colorate ed il meteo che, anche stavolta, era contro di noi.

Ci siamo rifugiati in un piccolo caffè, e fuori, tutto si fermava in una quiete irreale. Ho scattato con FUJINONXF10-24mmF4 R OIS WR, cercando di catturare l’anima di quel luogo, un’anima fatta di silenzio e attesa. Era come essere immersi in un quadro di Saul Leiter, dove i colori si fondono con il grigio, e ogni cosa sembra sospesa.

Il Ritorno: Edimburgo e il Senso del Viaggio
Tornare a Edimburgo è stato come risvegliarsi da un sogno. Nella città, tutto sembrava più luminoso e carico di significato: dagli interni dell’elegante e frequentata Willow Tea Room, al solitario Castello che sorge sulla collina di Castle Rock dominando il paesaggio urbano. La Scozia non è stata solo un viaggio, ma un’esperienza profonda. Ogni strada, ogni paesaggio e ogni scatto con la mia Fujifilm X-T5 sono stati un dialogo con la natura e la storia. In questo viaggio ho trovato una connessione unica, un confine tra ciò che vediamo e ciò che sentiamo, tra ciò che è e ciò che resta, e non vedo l’ora di tornare in questa terra magica.
