27.03.2020 Max De Martino

GFX 50S: Max De Martino alle isole Fær Øer

Max De Martino

Max De Martino è un fotografo di eventi, ritratto e di matrimonio.
Tra i suoi Clienti ci sono aziende del calibro di Chanel, AirBnB Beyond, Luxury Retreats, Vodafone. Da sempre si occupa anche di formazione tecnica e creativa. Per questo, oltre che essere un Fujifilm X-Photographer, è testimonial di diverse aziende del settore fotografico, come SanDisk, Cactus ed AlbumEpoca, oltre che essere il trainer italiano di Profoto.
Curioso e attento alle novità tecnologiche, appena può prende un treno, un aereo, o la sua vecchia moto e viaggia. Ha visitato oltre trenta nazioni e nel giugno 2008 è stato il primo fotografo occidentale ad esporre una mostra personale in Iraq dopo la caduta di Saddam Hussein.
La fotografia per lui è stata una scelta precisa: per fare il fotografo ha lasciato un lavoro come responsabile vendite in un’azienda che fatturava 100 milioni di euro l’anno.

Avevo scelto Fujifilm inizialmente per la sua portatilità, con la prima X100. Poi ho visto che oltre che essere un sistema piccolo e leggero, mi consentiva di avere una qualità altissima, merito anche delle ottiche Fujinon, davvero insuperabili. Oggi il mio corredo si compone di due X-T2, una GFX50S e una X-T1 IR infrarosso, più un numero importante di ottiche, per poter affrontare ogni lavoro con lo strumento più adatto.

Da molto tempo avevo il desiderio di visitare le Isole Fær Øer.
Visto che l’occasione spesso bisogna crearla, ho deciso di prendere sei giorni, che per quel paradiso naturale sono il minimo sindacale, e di partire.
Nel mio zaino la GFX50S, un bel corredo di lenti e qualche flash. Un viaggio organizzato velocemente, come spesso mi capita, in cui l’unica certezza erano il volo, alcuni B&B, una macchina comoda a noleggio e una giacca non particolarmente fashion ma in grado di sopportare piogge torrenziali per molte ore.

A inizio Febbraio il clima delle Faroe (che per la posizione geografica è piuttosto mite, infatti si scende al massimo pochi gradi sotto lo zero), può però essere molto piovoso e ventoso. L’arrivo è stato scenografico: dal mio volo le nuvole continuavano a lasciare sprazzi di sole e le scogliere già preannunciavano scorci meravigliosi. I giorni successivi mi hanno mostrato tutto ciò che sono le Faroe d’inverno: un mix straordinario di sole, pioggia ma soprattutto un vento incredibile, che spesso, mischiato alle piogge torrenziali, sembrava far “risalire” le piccole cascate che si creavano a causa delle precipitazioni.

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Nella mia testa volevo ricreare, naturalmente modernizzandolo, un racconto personale di Kopakonan, la creatura che, una volta l’anno, arrivava sulla spiaggia per svestire la pelle di foca e trasformarsi in donna per poche ore. La stessa leggenda narra di un uomo che fece prigioniera questa donna, rubandole la pelle di foca ed ebbe con lei un figlio tenendola prigioniera. La donna, approfittando di una distrazione del suo carceriere, riuscì a riprendere la pelle da foca e fuggire, e dal mare guardò il figlio che rimase sulla spiaggia.

Una storia che mi colpì molto e che contavo di poter ricreare, modernizzandola, con almeno un paio di giorni di shooting. Purtroppo però il clima magnifico e bizzoso delle Faroe ci ha portato ad avere una finestra di scatto di solo un’ora, per evitare di far assiderare la nostra bellissima modella Heidi, madre da pochi mesi.

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GFX50S è stata in grado di gestire qualunque condizione di temperatura e umidità, e ha preso acquazzoni che avrebbero messo in difficoltà molte fotocamere, dimostrandosi uno strumento di lavoro davvero affidabile e resistente. Qui potete vedere un video che racconta di questo viaggio, i nostri scatti rubati al meteo in un’ora, ed altri scatti fatti durante i sei giorni in giro per le isole.