03.07.2020 Luca Locatelli

Luca Locatelli: Milan Green Future - GF30mmF3.5

Luca Locatelli

Luca Locatelli è un fotografo e visual storyteller.
La sua ricerca si concentra sulle interazioni tra cultura, scienza e ambiente e in particolare modo
sui processi tecnologici e industriali promettenti e sostenibili per il pianeta.
Luca lavora a stretto contatto con scienziati, giornalisti, ricercatori e specialisti internazionali in
modo tale da contestualizzare e arricchire la sua ricerca visiva. Luca è un fotografo National
Geographic Magazine e collabora spesso con testate internazionali quali New York Times
Magazine, Time, The New Yorker, Bloomberg Businessweek, Wired, Smithsonian, Stern, Geo
France, Geo Germany, Sunday Times Magazine, D di Repubblica e molte altre.
Negli anni i suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo e riconosciuti da premi internazionali
quali Aftermath Grant nel 2014, Nannen Prize 2017, World Press Photo Award 2018 – categoria
Ambiente e World Photography Organization 2018 – categoria Landscape.

Milan Green Future

L’umanità è in forte espansione. Oggi si ritiene che circa il 55 percento della popolazione mondiale, circa 4 miliardi di persone, viva in un’area urbana o in una città, con questa cifra destinata a salire al 68 percento nei prossimi decenni.

Le sfide che questa previsione presenta sono senza precedenti e le città più grandi e trafficate del mondo stanno adottando strategie diverse per far fronte alle nuove problematiche.

Le sfide che questa previsione presenta sono senza precedenti e le città più grandi e trafficate del mondo stanno adottando strategie diverse per far fronte alle nuove problematiche. 

Una megalopoli con aria pulita e un atteggiamento verde applicato nelle sue architetture, Singapore mi ha colpito con il suo pragmatismo asiatico e i suoi programmi per diventare una città giardino.

Dubai, d’altra parte, promette di diventare la città più verde del mondo entro il 2050, con obiettivi impressionanti in termini di riduzione delle emissioni e riduzione della dipendenza dai combustibili fossili. Una vera sfida per una fiorente economia basata sul petrolio nel bel mezzo del deserto. . 

Mentre Londra, una città in continua crescita, si trova a far fronte alle minacce del cambiamento climatico e della sovrappopolazione, sta lavorando duramente per mantenere un equilibrio tra spazi verdi, nuovi quartieri e i rischi di allagamenti causati dalla sua arteria principale, il Tamigi.

Quando si è trattato di ritrarre una nuova città, ho deciso di dedicare un progetto alla mia città, Milano.

Milano ha subito cambiamenti radicali, soprattutto in occasione di EXPO nel 2015. Essendo la capitale del design, della moda, industriale e finanziaria dell’Italia, si prevede che diventerà una delle città leader in Europa in termini di innovazione e sostenibilità.

Esempi green riconosciuti in tutto il mondo, come il Bosco Verticale, mirano a proiettare Milano come una città impegnata su scala globale per agire verso il cambiamento climatico e una vita più rispettosa dell’ambiente.

Tuttavia, Milano è stata sottoposta a un blocco rigoroso per oltre due mesi nel 2020, con misure di quarantena che la popolazione ha adottato sotto il movimento “#stayathome”. A maggio, la città è in fiore e la quarantena è stata revocata, portando le persone nei parchi, con la voglia di godersi e di riappropriarsi nuovamente degli spazi.

Volevo che la mia storia su Milano descrivesse e documentasse questo movimento verde che attraversa la città e le sue architetture.

Il nuovo obiettivo FUJINON GF30mmF3.5 si è adattato perfettamente alla produzione di un corposo materiale, un mix di street e architettura, da poter integrare al progetto “Green Gentrification”. Questo nuovo e leggero grandangolo, paragonabile nel suo campo visivo a un 24mm secondo lo standard 35 mm, arricchito dalla potenza di una fotocamera con un sensore Large Format, mi ha ispirato a comporre i miei scatti avvicinandomi alle architetture e rendendo le persone delle piccole presenze, totalmente avvolte dal contesto circostante.

Il sole e l’aria di piena primavera mi riempiono, mentre scatto in giro per la città. Una sorta di sospensione nelle nostre ambizioni per il futuro è palpabile nell’aria.

È come se questa occasione ci facesse capire l’importanza di essere in contatto con la natura, con la libertà e, in un modo sicuramente diverso ma forse più intimo, con le persone.

Il mio augurio è che tutti, dalle organizzazioni più complesse al singolo cittadino, potremo arrivare a comprendere l’importanza e l’urgenza di ristabilire un giusto equilibrio tra il nostro benessere e la salute del nostro pianeta, senza mai più superarne limiti.