Antonio Faccilongo (Italy)

Antonio Faccilongo è un fotografo documentarista e filmmaker italiano, professore di documentazione fotografica presso l’università Rufa ed è rappresentato dall’agenzia Getty Reportage.

Faccilongo ha concentrato la sua attenzione in Asia, Est Europa e Medio Oriente, principalmente in Israele e Palestina, occupandosi di temi sociali, politici, culturali e ambientali. 

Documentando le conseguenze della guerra israelo-palestinese, ha cercato di svelare ed evidenziare le questioni umanitarie nascoste dietro il più lungo e complicato conflitto della storia contemporanea, troppo spesso mostrato solo come un territorio di lotta e scontro culturale.

Il suo progetto a lungo termine Habibi,che racconta una storia d’amore ambientata in Palestina, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui il World Press Photo Story Of the Year nel 2021, il 1° premio nella categoria progetti a lungo termine del World Press Photo nel 2021, il FotoEvidence Book Award with World Press Photo nel 2020, il Getty Editorial Grant nel 2017 e 1° premio al POYi Pictures of the year International nella categoria World Understanding Award nel 2019.  Altri premi e riconoscimenti hanno incluso il PhMuseum, Gomma Grant, LuganoPhotoDays, Umbria World Fest, Kuala Lumpur Photo Awards, PDN Photo Annual Awards, Feature Shoot ed è stato finalista al Visa D’or e Lucas Dolega e selezionato 2 volte dalla Fondazione Alexia.

I suoi progetti a lungo termine sono stati esposti a livello internazionale in numerosi spettacoli e festival tra cui 2 volte al World Press Photo Festival, al Les Rencontres d’Arles, allo Zoom Festival, al Festival della fotografia etica, all’Exposure Photography Festival, alla biennale di Buenos Aires, proiettato al Visa pour l’image di Perpignan e incluso nella campagna globale #WomenMatter contro la violenza sulle donne realizzata da Dysturb.

I suoi progetti personali e commissionati sono stati pubblicati in alcune delle più importanti riviste internazionali tra cui National Geographic, CNN, Time, Stern, Der Spiegel, Le Monde, Geo, The Guardian, 6Mois, Paris Match, Focus, Sette, L’Espresso, Internazionale e molti altri. 

La mia esperienza con FUJIFILM

Il mio rapporto con la fotografia inizia quando ero bambino con le macchine analogiche medio formato. Quindi il formato quadrato, ma anche le ghiere e il mirino a telemetro, hanno sempre fatto parte del mio processo creativo. Nel 2012 quando ho scoperto che Fujifilm aveva lanciato sul mercato una macchina mirrorless con le stesse caratteristiche delle mie vecchie analogiche, ma con in più tutti i vantaggi del digitale, me ne sono subito innamorato. X-Pro1 è stata la prima di una lunga serie di macchine compatte, leggere e con obiettivi performanti che ho usato per i miei progetti nei 10 anni successivi. In particolare, il mio reportage Habibi, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stato la storia dell’anno del World Press Photo 2021 e primo premio nella categoria long-term projects, è stato realizzato interamente con fotocamere e obiettivi Fujifilm. Questa attrezzatura ha contribuito notevolmente a darmi la libertà espressiva di cui avevo bisogno. La possibilità di pre-visualizzare in formato quadrato e la facilità di utilizzo delle ghiere, mi hanno permesso di svincolarmi dalla rigidità della tecnica e di concentrarmi su immagini più intime.

Attrezzatura

  • GFX100S
  • X-T4
  • X100V
  • GF45mmF2.8 R WR
  • GF63mmF2.8 R WR
  • XF18mmF2 R
  • XF23mmF1.4 R
  • XF35mmF1.4 R
  • XF56mmF1.2 R
  • XF16-55mmF2.8 R LM WR
  • XF50-140mmF2.8 R LM OIS WR

Gallerie